Agriturismo Positano "Il Castagno" |
Agriturismo Positano AGRITURISMO IL CASTAGNO di Fusco Isabella via radicosa 39 c 80051 Agerola (Na) Italy tel/fax 0039 0818025164 p.iva 07044911217 cf: FSCSLL73M69C129D REA: NA 857529 pec: ilcastagno@arubapec.it CIN IT063003B5J6G9UWBC PRIVACY POLICY
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Benvenuti nel sito ufficiale de Il Castagno, Agriturismo Positano. Informazioni generali: Positano, comune della Campania (prov. Salerno), a 20 m d'alt. sulla Costiera Amalfitana; 8,53 km²; 3.795 ab. (Positanesi). Stazione climatica, turistica e balneare (sport nautici), fra le più frequentate della Costiera Amalfitana, con fiorente industria alberghiera. Produzione di ceramiche artistiche. Agricoltura (vino, olive, frutta)). Pesca. L'abitato è disposto a terrazzi sul ripido pendio del Monte Comune (877 m), in modo assai pittoresco attorno a una piccola cala ben riparata (porto per imbarcazioni da turismo). Ha case a forma cubica, spesso con i caratteristici portichetti sul davanti, e strade strette, inerpicantisi tortuosamente, sovente a scalinata. Bella la parrocchiale dell'Assunta, dalla cupola maiolicata con all'interno una Circoncisione di F. Santafede, del 1599, e una pregevole tavola bizantina; il campanile, isolato, reca incastrato un interessante bassorilievo del XIII sec. Nei pressi della parrocchiale, resti di una grande villa romana. — St. Secondo una tradizione storicamente non accertata sarebbe stata fondata da profughi di Paestum, scampati ai Saraceni attorno a un'abbazia benedettina dedicata a san Vito e già esistente in luogo. È certo comunque che il centro (denominato Pestano o Pesitano) fu nell'alto medioevo feudo della suddetta abbazia fino al X sec., allorché si resse autonomamente, dedicandosi ai traffici marittimi in concorrenza con la stessa Amalfi. Dopo la conquista normanna (seconda metà dell'XI sec.) decadde progressivamente e più tardi divenne possedimento di varie famiglie patrizie napoletane. Nel 1030 i Normanni ebbero in feudo dal duca di Napoli la contea di Aversa, loro primo possesso nell'Italia meridionale che, nei cent'anni seguenti, finì per cadere interamente sotto il dominio normanno: dopo la definitiva conquista di Napoli nel 1139, la Campania, nei secc. XII e XIII, fu dunque compresa nel regno di Sicilia e soggetta alla monarchia normanno-sveva; venuta poi in possesso degli Angioini e degli Aragonesi, ne subì il vessatorio dominio sino all'inizio del XVI sec. Subentrati a questi gli Spagnoli (1503-1707) e poi gli Austriaci (dal 1707 [possesso ratificato a Rastatt, 1714] sino al 1734), la storia della Campania, con l'avvento al trono di Napoli di Carlo VII di Borbone (1734), s'identifica con quella del nuovo regno di Napoli e Sicilia, e poi della Repubblica Partenopea e del regno delle Due Sicilie. Il periodo seguente l'annessione (1860) all'Italia fu turbato da gravi problemi economici e politici, ai quali in particolare si aggiungeva quello del risanamento demografico e urbanistico di Napoli, dove nel 1884 dilagò una grave epidemia di colera. Nella seconda guerra mondiale gli Alleati effettuarono, dopo quello in Calabria, un sanguinoso sbarco a Salerno (9 settembre 1943) e, presa Napoli quando ormai la città era stata evacuata dai Tedeschi, fecero dei porti della Campania, sino al termine della guerra, le loro maggiori basi logistiche in Italia. La Campania ebbe comunque molto a soffrire dal conflitto, soprattutto nella sua parte settentrionale, dove le vicende belliche diedero luogo a una serie di aspri combattimenti fra Alleati e Tedeschi, che si protrassero fino all'inizio del 1944. La pittura pompeiana costituisce la più ricca decorazione parietale a noi pervenuta del mondo antico, databile dalla fine del II sec. a.C. al 79 d.C. La larga diffusione dei dipinti, la varietà dei soggetti, i diversi procedimenti tecnici e le evoluzioni stilistiche hanno indotto gli studiosi a classificare secondo diversi stili le opere rinvenute in duecento anni di esplorazioni archeologiche. Manca invece qualunque documentazione letteraria ed epigrafica, che induca a riconoscere e individuare qualche personalità tra quelle dei vari pittori che diedero vita, con maestranze campane, all'interessante serie decorativa. Accanto agli affreschi e alle opere a encausto erano di particolare interesse i quadri da cavalletto inseriti in appositi incavi della parete; decorazioni a narrazione continua sono state rinvenute nella villa dei Misteri, con il grande fregio a carattere religioso che corre sulle pareti di una sala, analogamente a quello della vicina villa di Boscoreale, con una scena che richiama il lontano splendore delle corti ellenistiche. |
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